Le paludi di Texas e Louisiana sono sensazionali.
Un ambiente così diverso, così scenografico e mutevole...che fa perdere la cognizione del tempo. Si entra in un'altra dimensione e si prende contatto con una natura veramente primordiale e apparentemente incontaminata. Ogni albero sembra avere una propria personalità, mentre gli aironi che svolazzano nel buio rappresentano una presenza confortante in un luogo dal fascino spettrale, che ti rapisce con i suoi silenzi assordanti.
Muovendosi in kayak si ha come la sensazione di aver un'arma in più, un mezzo silenzioso ed agile che permette di serpeggiare in totale libertà nel labirinto di anime che ricopre le vaste anse dell'Atchafalaya Basin, in Louisiana.
Quella mattina io e il mio compagno di viaggio avevamo fatto ingresso in un mondo sinistro prima ancora che il sole sorgesse, in modo da farci trovare pronti nel cuore della palude per poter accogliere (e cogliere) le prime calde luci fra i cipressi calvi (Taxodium distichum, tipico albero che caratterizza le spettacolari foreste acquatiche della zona, sogno di ogni fotografo di paesaggio e natura).
La foto
Ho realizzato la totalità delle immagini che trovate nella galleria "A maze of souls" (e anche le centinaia che non ho mai mostrato) con una sola lente, il Canon 100-400. Non ho mai cambiato obiettivo e non ne ho mai sentita la necessità (se non in un paio di casi). In nessun altro luogo al mondo credo di aver utilizzato una sola lente...e la cosa non mi è sicuramente dispiaciuta.
Poter dare sfogo alla propria creatività senza impicci è la cosa più bella che esista dal mio punto di vista. Lente nuda, niente filtri, tantissime immagini realizzate a mano libera, un vero e proprio spasso!
Avevo comprato un paio di (stupendi) stivali ascellari, pensando che per realizzare le migliori immagini avrei dovuto immergermi nelle acque torbide della palude. In effetti ho amato immergermi, mi faceva sentire parte di quell'ambiente. Tuttavia a tratti l'acqua era troppo alta oppure mi accorgevo che il treppiede affondava nel fango, rendendo impossibile esposizioni più lunghe e spesso mi vincolava troppo dal punto di vista espressivo/compositivo.
Non appena la luce era sufficiente, alzando un po' la sensibilità iso, era possibile imprimere sul sensore veri e propri dipinti, immagini che non sembravano nemmeno provenire dal nostro mondo.
La qualità della luce, la fotogenicità dei soggetti e i contrasti regalati da quegli ambienti durante le varie fasi della giornata, trasformavano le paludi in un vero e proprio eden per noi fotografi. Un'esperienza appagante come non mai.
Per i più tecnici e curiosi ecco qualche dato:
Fotocamera: Canon 5D MKIV
Obiettivo: 100-400mm f/4 @ 300mm
Tempo di scatto: 1/500
Diaframma: f/8
Sensibilità ISO: 800
Mano libera
Il 2025 sarà l'anno del primo photo tour nelle paludi di Texas e Louisiana, ci aspetta una straordinaria esperienza in kayak, circondati da paesaggi sospesi nel tempo!
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A presto!
Andre
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