Estate 2020
I forti temporali estivi stanno scuotendo le mie montagne, i rimbombi dei tuoni fanno vibrare la cassa toracica. Esco, come tutti i giorni, per una camminata sul fiume e osservo ciò che mi circonda. Ci sono alberi sradicati che scivolano inermi lungo il corso d'acqua, la corrente è a tratti devastante e ogni detrito viene trasportato in maniera ineluttabile, finché...
...un ramo non appoggia il suo esatto baricentro sullo spigolo di una roccia, cominciando a oscillare e trovando un equilibrio che parrebbe illusione. Quel ramo sembra quasi animato, lo vedo respirare. Mi soffermo a osservarlo a lungo: non se ne vuole andare, rimane ancorato chissà come a quella roccia, nonostante la corrente si faccia sempre più grigia e ostinata. Passano giorni, settimane, mesi e io sono ancora lì, ad osservare quel ramo con il quale ormai ho familiarizzato. Nel frattempo sembra avere trovato pace sul letto del fiume, ormai appena bagnato dalle acque. E allora mi chiedo per quanto tempo quest'anima spezzata rimarrà laggiù, attendendo la prossima piena. Ad ogni orario, ogni giorno e ogni notte, con il sole, con la pioggia o con la luna, lo trovo lì. E lui trova puntualmente me, vivo più che mai e con la stessa sensazione di caducità, attendendo il momento più propizio per continuare il mio percorso ma non per questo privo di preziose storie da raccontare.
La crescente familiarità con un elemento inanimato e l'improvvisa sensazione di
"mancanza" nell'ultima immagine, mi portano a raccontarvi questa genuina storia di connessione
Perché è così, come ho scoperto: anche nell'apparente staticità, il mondo che ci circonda è in continua evoluzione e con esso il nostro spirito. Il giorno della "ripartenza" arriverà, ma solo quando avremo maturato una nuova consapevolezza. Quelle acque grigie e ostinate rappresenteranno allora il nostro prediletto mezzo di trasporto per raggiungere orizzonti a lungo fantasticati. Così come quel ramo avevamo bisogno di fermarci, seppure in precario equilibrio, per poi capire quale percorso imboccare in questo rodeo che è la nostra vita. E questa pausa potrà rivelarsi come una benedizione. La natura si fa metafora, ripeto spesso, e ciò accade nelle lontane terre selvagge ai confini del mondo così come a pochi metri da casa. Tutto questo mi basta e avanza per avere speranza e per sentirmi partecipe. Qualunque cosa ci riservi il futuro, life is beautiful!
Un forte abbraccio a tutti,
Andre
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