Correva l'anno 2017, quando passeggiando per le vie della bellissima e vivace cittadina neozolandese di Queenstown, vidi una scritta: Tim Wilson Gallery. Avvicinandomi capii che si trattava di una galleria di un pittore locale...e mi ci fiondai dentro.
Mai avrei immaginato di uscire dalla stessa in lacrime...
I pochi quadri presenti nella galleria mi rapirono da subito. Era pitture di paesaggio che rappresentavano alcuni dei luoghi, chiaramente rivisitati dall'artista, che avevo avuto la fortuna di visitare per la prima volta nel 2011.
Ma c'era qualcosa che andava oltre il semplice dipinto, quei quadri sembravano potersi muovere. La tecnica sopraffina sviluppata da Tim Wilson durante decenni di sperimentazione permetteva allo spettatore di penetrare in profondità in quello che era a tutti gli effetti un paesaggio dell'anima. Non ultimo le musiche scelte per accompagnare lo spettacolo e soprattutto le luci, che al loro variare mettevano in risalto questo o quel dettaglio, per un'esperienza immersiva totale che mai avevo sperimentato prima nella mia vita.
Allora decisi di sedermi e di dedicare un po' di tempo a un'opera che riempiva metà parete. Ero fermo ma l'opera si muoveva, fluttuava davanti a me. Le nebbie, così come le nubi, cambiavano di forma e intensità, la luce del giorno lasciava spazio a un possibile tramonto per poi accogliere la penombra. Stentavo a credere che tutto questo stesse succedendo, si trattava solo di un quadro! Com'era possibile?! Mi lascia trasportare dalle suggestioni perdendo la cognizione del tempo, dinnanzi a me la rappresentazione di uno dei paesaggi più straordinari che avessi mai avuto la fortuna di vedere, quello del Fiordland.
L'interpretazione dell'artista si elevava sopra qualunque cosa e allora non mi restava che lasciarmi andare, sentendo le prime lacrime rigare la mia guancia.
Quell'opera era più emozionante della realtà stessa.
Sarei tornato anche negli anni successivi alla galleria, per ammirare nuove realizzazioni e sperando di incontrare l'artista che, di tanto in tanto, si diceva comparisse per aggiornare la sua visione in costante mutamento direttamente in loco.
Non avrò mai quella fortuna, Tim Wilson scomparve nel 2020 per via di un cancro, all'età di 65 anni.
Parlando con la gallerista Anita May Blanchett però ebbi la fortuna di conoscere di più sull'estro di questo artista straordinario e quei momenti rimarranno per sempre scolpiti nella mia memoria.
L'ispirazione che mi lasciò Tim Wilson da quel novembre del 2017 avrebbe influenzato il mio modo di vedere e catturare la luce in fotografia negli anni successivi, in maniera più o meno consapevole.
Conoscere i suoi lavori, che stanno tuttora ricevendo il giusto riconoscimento in Nuova Zelanda e nel mondo, fu una sorta di epifania per me.
La Tim Wilson Gallery fu chiusa dopo la morte dell'artista e ora è presente un'esposizione nella sua residenza di Queenstown (aperta solo su prenotazione).
Qui sotto trovate qualche suo quadro direttamente tratto dal suo sito, che vi invito a visitare.
Qui si seguito vi riporto la biografia di Tim Wilson:
Tim Wilson è stato il pittore paesaggista neozelandese di maggior successo del XXI secolo.
Dalla sua casa e galleria di Queenstown ha dipinto, a memoria, quegli stessi paesaggi che ora risiedono in gallerie e prestigiose collezioni private in tutto il mondo. Tim Wilson è stato un pittore autodidatta innovativo con una carriera di grande successo che ha attraversato più di 50 anni di pittura di paesaggi neozelandesi.
Nel corso della sua carriera ha dipinto molti generi diversi di paesaggio; dall'astratto al tradizionale, al contemporaneo, compresi paesaggi giapponesi e statunitensi. Durante la sua vita, è diventato uno dei pittori viventi di maggior successo della Nuova Zelanda con la storica vendita nel 2016 di "Summer Rains, Doubtful Sounds Impression" per $ 575.000 alla famiglia reale di Abu Dhabi.
"The master of light", così veniva definito questo grande artista. Dipinse sempre a memoria e utilizzando la sua immaginazione. Un'immaginazione che può essere descritta al meglio come "richiamo totale" perché Tim ricordava tutto: l'odore, la temperatura, i colori, la forma, la luce e le consistenze della natura...non era solo una memoria "fotografica" la sua, riusciva a ricordare come l'energia o lo "spirito del luogo" lo facevano sentire a ogni livello.
Una volta in studio, senza l'ausilio di foto o schizzi, dipingeva. È proprio la sua capacità di tradurre questa straordinaria connessione che sentiva con il paesaggio in pittura a commuovere così profondamente l'osservatore.
Nel video seguente potete ascoltare Tim Wilson e vedere la galleria da me visitata nel 2017 e anni successivi.
Nato a Palmerston North, il primo viaggio di Tim Wilson nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda fu con la sua classe di quinta elementare durante le vacanze scolastiche di agosto del 1970.
A 16 anni ricorda vividamente il suo stupore mentre viaggiava lungo la costa occidentale e attraverso Haast Pass fino a Queenstown, emozionato dal potere evocativo del paesaggio.
"Il gioco di luci sulle nebbie e il cambiamento stagionale al suo interno ispirano una gamma così ampia di emozioni. Sono queste emozioni che cerco di ritrarre. Non sto semplicemente dipingendo il paesaggio, ma la risposta emotiva che ne deriva."
Un risultato significativo nel suo percorso di pittore è stato lo sviluppo di una tecnica di pittura a olio che ha reso i suoi dipinti unici al mondo. Sebbene ci siano voluti molti anni per perfezionare l'effetto esatto che desiderava, Tim ha veramente padroneggiato questa tecnica nel 2005 ed è stato riconosciuto in tutto il mondo per l'innovazione. Da quell'anno in poi la padronanza della sua arte ha raggiunto un livello completamente diverso.
I suoi dipinti unici erano composti da 30-40 strati di smalti trasparenti e traslucidi disposti in modo tale che, al cambiare della luce, gli strati più vicini all'osservatore sembravano scomparire, rivelando la profondità degli strati sottostanti. L'osservatore era in grado di vedere la luce passare tra gli strati, quasi come se guardasse attraverso una serie di filtri.
Ciò ha creato una straordinaria luminosità nell'opera e un effetto 3D. Il risultato è stato sia sbalorditivo che ipnotizzante, poiché l'opera sembrava essere viva e reale come un vero paesaggio al cambiare della luce. È importante notare che i lavori precedenti completati prima del 2005, sebbene ugualmente accattivanti, non erano stati dipinti utilizzando questa innovazione e quindi reagivano molto meno drammaticamente ai cambiamenti di luce rispetto alle sue opere successive.
"Dipingere Matukituki, Lake Wakatipu e Manapouri, Te Anau, Wanaka e il Fiordland e molto altro di questo straordinario paese mi ha insegnato molto su me stesso. Sento un forte senso spirituale di appartenenza a queste aree e sono costantemente attratto a tornare all'ovile."
Qui sotto un video di un'emittente locale in cui potete vedere la galleria privata e ascoltare le parole di Anita May Blanchett, che rivela curiosità relative alla tecnica pittorica ecc.
Sono cosciente che osservare dei quadri attraverso uno schermo non sia la stessa cosa. Spero ad ogni modo di avervi in qualche modo ispirato o stimolato attraverso le opere di questo incredibile artista che continuerà a vivere e ad ispirarmi per il resto dei miei giorni.
Grazie Tim.
A presto,
Andre
Tutte le immagini e video qui sopra: @ Tim Wilson Gallery
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