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Il cimitero dei cieli

Immagine del redattore: Andrea PozziAndrea Pozzi

È vero, sono un uomo di montagna.

Nato e cresciuto nel cuore della Alpi con gli sci ai piedi, fra le mie montagne mi sento così bene: coccolato, protetto e stimolato incessantemente da una natura meravigliosa.

In una vita precedente credo però che fossi un marinaio ed esploratore, ho sempre avuto questa netta sensazione. Il fascino per i grandi eroi del passato, da Magellano a James Cook, da Shackleton ad Amundsen, ha sempre abitato i miei pensieri e non accenna ad andarsene.

Sul mio comodino è tuttora presente un mappamondo di stile antico. Prima di addormentarmi mi ci perdo e spesso l'occhio cade su depressioni marine e sulle terre emerse più remote, su nomi che mai avevo sentito prima, su dorsali oceaniche che sono sconosciute ai più, semplicemente perché invisibili! Provo una forte ed inspiegabile attrazione.


Anche in viaggio, quando mi trovo ad osservare l'oceano, l'ispirazione è sempre tanta e le dinamiche che solo la marea sa regalare sono una manna, sia dal punto di vista emozionale che da quello fotografico/creativo.

La costa primordiale del nord della Spagna (chiamata la costa del "flysch") è un vero e proprio parco divertimenti per ogni fotografo, ne avevo già parlato in una passata newsletter (per chi si fosse perso l'articolo eccolo qui: "Un percorso insidioso"). Si parla di incredibili rocce stratificate e affilate come rasoi che vengono colpite violentemente dalle onde...

La foto

Qui mi trovavo su una delle spiagge dei Paesi Baschi, che con l'alta marea diventa irraggiungibile. Nell'immagine vedete appunto un dettaglio delle rocce del flysch emergere dall'acqua, anche se la mia mente immaginava qualcos'altro...

I filtri a densità neutra (ND) in queste situazioni sono eccezionali e ci possono offrire l'opportunità di realizzare immagini uniche, con l'obiettivo di rendere concreta una nostra intuizione.

La mia idea dinanzi a questa scena era quella di attendere la marea più adatta, così come un movimento delle onde che potesse permettermi di ottenere un risultato ben chiaro: la sensazione che quelle rocce (che mi ricordavano delle lastre tombali) sbucassero da un mare di nuvole.

Da qui l'idea di chiamare la fotografia: "Il cimitero dei cieli".

E allora poco importa se quella è acqua o se si tratta di nuvole, poco importa se quelle sono le magnifiche rocce della costa del nord della Spagna oppure lastre tombali, quello che importa è il richiamo, la sensazione eterea che la foto emana, con i suoi toni freddi e malinconici.

Un paesaggio in continuo mutamento quello marino, micro paesaggi che si creano e si smaterializzano con il cambiare del flusso di luna, dei venti, delle condizioni del mare. Ipnotico e meraviglioso.



Per i più tecnici e curiosi ecco qualche dato:

  • Fotocamera: Canon 5D MKIV

  • Obiettivo: 100-400mm f/4 @ 340mm

  • Altro: filtro polarizzatore

  • Tempo di scatto: 13"

  • Diaframma: f/22

  • Sensibilità ISO: 100


Torneremo nella Spagna del Nord il prossimo autunno con un nuovo entusiasmante itinerario! Rimanete aggiornati, sono in arrivo diverse novità: TUTTI I VIAGGI Un abbraccio e alla prossima,

Andre

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