Partiamo dal presupposto che fotografare sull'Isola di Socotra non è cosa semplice, per diversi motivi:
Luce: vista la latitudine, la durata di alba e tramonto è ridotta e i momenti di luce ottimale sono piuttosto scarsi. Per questo bisogna farsi trovare pronti dopo avere analizzato attentamente il territorio o in alternativa essere abili a improvvisare, cosa per niente facile in un territorio così straordinario e allo stesso tempo complesso.
Morfologia: in particolare nelle zone montuose e nella foresta di alberi "sangue di drago" non è facile districarsi. Spesso il sottobosco è fitto o comunque ricco di elementi che rendono ardua la composizione dell'immagine (è persino difficile muoversi). Ci si mettono anche le grandi ragnatele fra arbusto e arbusto e le rocce acuminate a rendere le operazioni per nulla scontate!
Emozione: il lato emozionale qui, come in altri luoghi d'altronde, gioca la sua importanza. Ci si trova in un ambiente unico, raro, con una quantità di specie endemiche incredibile. Aggiungiamo il fatto che pochissime persone (fino al 2022 poco più di 1000!) hanno il privilegio di raggiungere l'isola nell'arco di un anno (su 8 miliardi!)...è intuitivo pensare al "peso della responsabilità" nel realizzare immagini uniche di questi scenari da fiaba. Si vorrebbe cogliere tutto con il rischio di scattare troppe foto, molte delle quali con poca ricerca artistica o compositiva "di livello". C'è da dire che la documentazione è altrettanto importante.
La foto
Nella foto qui sotto vedete gli alberi sangue di drago in silhouette. Quello in primo piano ha perso la chioma e ospita una coppia di avvoltoi egiziani, specie in via d'estinzione (sono stimati 2000 esemplari sull'isola) ma nonostante questo onnipresenti durante le nostre esplorazioni...dopotutto sono appunto avvoltoi!
Quella mattina sembravano volersi godere l'alba in pace. Con l'amico Alessandro osservavamo la scena cercando di cogliere quell'atmosfera di "epoche antiche". La posa dei volatili era essenziale per descrivere al meglio la scena. Sconsigliato un tempo di scatto lungo, nonostante la poca luce. Le silhouette degli animali dovevano essere perfettamente leggibili per la riuscita dell'immagine (quindi era perfetto l'attimo in cui si trovavano di profilo, mostrando il becco): quindi iso alti e tempo di scatto piuttosto breve, sia per bloccare la scena, sia per giocare sul contrasto fra i colori del cielo e i neri pieni.
Ecco i dati di scatto:
Fotocamera: Canon 5D MKIV
Obiettivo: 16-35mm f/4 @ 31mm
Tempo di scatto: 1"
Diaframma: f/8,0
Sensibilità ISO: 1600
Il primo storico photo tour sull'Isola di Socotra, è stato magnifico, un'esperienza emozionante e arricchente sotto tutti gli aspetti.
In futuro sarò felice di tornare in Yemen con voi, con l'intento di raccontare questa faccia diversa di una nazione purtroppo al collasso da molti anni.
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Un saluto e al prossimo foto racconto,
Andre
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